Il Controllo federale delle finanze raccomanda d'adattare le misure previste affinché i disoccupati riescano a inserirsi con maggior facilità nel mercato del lavoro. Non che i programmi attuali non funzionino, ma ci sono margini per ottimizzarli.
I periodi di pratica in azienda, ad esempio, sono coronati da successo, nel senso dell'ottenimento d'un posto, nel 90% dei casi. Non così, invece, per l'impiego temporaneo, spesso offerto da laboratori sussidiati, con un tasso di riuscita del 65%. Migliori risultati si otterrebbero coinvolgendo di più il privato.
Per l'istanza di sorveglianza, altri due punti sono perfettibili: il primo riguarda la specificazione degli obbiettivi da raggiungere e la consegna di un attestato a chi ha partecipato al programma e il secondo una più accurata valutazione sull'eventuale e controproducente concorrenza che può nascere a detrimento della normale economia.
Nel 2013, sono state 34'800 le persone che hanno fatto ricorso a questi sistemi, un quinto dei senza lavoro iscritti, per un costo, sostenuto dall'assicurazione contro la disoccupazione, di 190 milioni di franchi.
ATS/dg