La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha comunicato giovedì di prevedere per il 2025 una diminuzione delle nuove domande di asilo di quasi il 15%. Dovrebbero scendere a 24’000 unità (4’000 in meno rispetto all’anno scorso). Si tratta dello scenario più verosimile elaborato dalla SEM, mentre un secondo scenario, con una probabilità di concretizzazione del 25-35%, stima l’arrivo di 32’000 domande (+/-5’000) e un terzo valuta un calo tra il 10 e il 15% a 20’000 unità (+/-2’000).
Il numero effettivo di richieste dipenderà essenzialmente da quante persone emigreranno dalla Turchia verso la Grecia e la Bulgaria e dalla migrazione secondaria in provenienza da questi due Paesi verso l’Europa centrale e occidentale. Inoltre, è altrettanto importante l’evoluzione dei movimenti migratori in provenienza dal Nordafrica attraverso il Mediterraneo in direzione dell’Italia, si sottolinea nel comunicato.
In base a una valutazione ancora provvisoria l’anno scorso sono state presentate 27’740 domande d’asilo in Svizzera, il che equivale a 2’483 richieste in meno rispetto alle 30’223 del 2023, per un calo dell’8% circa. La SEM sottolinea inoltre che 16’616 domande sono state presentate da ucraini per ottenere lo statuto “S”.
In 6’521 casi si è trattato di domande secondarie (come è il caso per nascite, ricongiungimenti familiari o domande d’asilo multiple). Di queste, circa 3’300 sono state inoltrate da persone provenienti dall’Afghanistan che soggiornavano già da tempo nella Confederazione e che hanno presentato un’altra domanda.
Lavoro e profughi ucraini, obbiettivo mancato
Il Quotidiano 30.01.2025, 19:00