Un 39enne italiano non ha fatto rientro in provincia di Monza e Brianza dopo la Street Parade di sabato e la famiglia lo sta cercando. O meglio, lo stava cercando fino a mercoledì pomeriggio, perché Franco Manno, questo il suo nome, dopo quattro giorni ha chiamato casa: non aveva trovato "nessuno che parlasse italiano" e si era avviato a piedi. Particolare che rende ancor più curiosa la vicenda, aveva percorso solo una quarantina di chilometri e... nella direzione sbagliata. Quando ha telefonato era in un ristorante di Döttingen, in Argovia, a due passi dal confine tedesco. Un conoscente di Winterthur lo ospiterà per la notte, poi giovedì i parenti lo andranno a prendere.
L'uomo, magazziniere di professione, era partito sabato alle 6.30 in treno con un amico. Aveva trascorso con lui l'intera giornata al rave party, ma al momento del rientro, verso le 18.30 nei pressi della stazione, i due si erano persi di vista. Franco era privo del biglietto di ritorno e da allora non era stato più possibile contattarlo. Il cellulare, del resto, era già scarico quattro giorni fa.
Un fratello ne aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri ed era venuto in Svizzera a due riprese, lunedì in polizia e al consolato e poi di nuovo fra martedì e mercoledì. Di Franco nessuna traccia, nemmeno in celle e ospedali. L'annuncio della scomparsa era stato postato su Facebook, nella speranza che qualcuno l'avesse incontrato. La famiglia si era anche già rivolta alla trasmissione della RAI "Chi l'ha visto?".
La polizia cantonale zurighese, da noi contattata, aveva confermato di aver ricevuto una segnalazione e che verifiche erano in corso. Il caso, aveva precisato, era diverso da quello del 23enne brasiliano tuffatosi nel lago durante la festa, ancora ricercato dai sommozzatori e oggetto martedì di un avviso ufficiale di scomparsa di persona. Per compiere questo passo, nel caso di Franco non c'erano ancora i presupposti.
Stefano Pongan