Il rischio di una carenza di energia elettrica, anche in Svizzera, richiede un intervento immediato. A sostenerlo è il presidente di Alpiq Johannes Teyssen, una delle principali società energetiche in Svizzera. In questo intervento " le energie rinnovabili rappresentano una parte importante” ha dichiarato all'AWP a margine dello Swiss Economic Forum (SEF).
Energia in caso di crisi
SEIDISERA 31.05.2022, 20:22
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Secondo Teyssen il potenziale è particolarmente grande nell'energia solare, ma ci sono anche opportunità nell'energia idroelettrica ed eolica. Sono quindi viste con favore le modifiche legislative previste dal Consiglio federale, che dovrebbero facilitare e accelerare la costruzione di impianti eolici e idroelettrici, ma il numero uno di Alpiq chiede di estendere queste disposizioni anche agli impianti fotovoltaici.
Il problema dei ricorsi
Il presidente del Consiglio di Amministrazione di Alpiq Johannes Teyssen allo Swiss Economic Forum
Per il presidente di Alpiq inoltre la popolazione locale dovrebbe essere più disposta a sostenere le infrastrutture energetiche nell'interesse pubblico, anche se non sono prive di disturbi. "Perché non dovrebbe essere possibile, come lo è stato decenni fa con l'energia idroelettrica, realizzare qualcosa di formidabile con lo sviluppo delle energie rinnovabili?” ha dichiarato nell’intervista, sottolineando poi come in tutto il Paese i progetti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili vengono ritardati o addirittura abbandonati a causa degli innumerevoli ricorsi di attivisti per i diritti del paesaggio e degli animali.
Nessuna nuova centrale nucleare
Johannes Teyssen dubita invece che nuove centrali nucleari saranno parte della soluzione. "Non sono contrario all'energia nucleare", ha dichiarato, dicendosi felice del fatto che la Svizzera disponga ancora di tre centrali "sicure ed efficienti". Tuttavia, è praticamente impossibile trovare investitori, banche o assicurazioni per finanziare nuovi impianti, per non parlare delle società di ingegneria in grado di costruire tali strutture”.
Prezzi alti per 5-8 anni
Infine, sempre secondo il presidente dell'azienda energetica, l'economia svizzera deve prepararsi a prezzi elevati dell'elettricità nei prossimi cinque-otto anni. "Abbiamo perso il vantaggio competitivo del gas naturale a basso costo proveniente dalla Russia e non aspiriamo a riconquistarlo".
Inoltre, nel prossimo futuro, le centrali elettriche esistenti dovranno essere rinnovate o costruite nuove, operazioni che si scontrano con una riduzione dei prezzi dell'elettricità, conclude Johannes Teyssen.
Bolletta elettrica al rialzo
Telegiornale 02.06.2022, 14:30