La riforma dell'esercito svizzero non potrà entrare in vigore prima del gennaio 2018. La bocciatura rimediata in Consiglio nazionale durante l'ultima sessione delle Camere ne rende impossibile l'applicazione per il 2017.
Il consigliere federale Ueli Maurer ha informato i suoi collaboratori di questo ritardo. Ne danno notizia alcuni media svizzero tedeschi. La conferma dello spostamento temporale arriva dalla portavoce del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Karin Suini.
L’adeguamento strutturale dell’esercito, che prevede un numero minore di effettivi ma meglio equipaggiati, avverrà solo da gennaio 2018 sempre che non venga lanciato un referendum contro la decisione parlamentare.
Red.MM/ATS/Swing