Prima di una serie di otto tradizioni viventi svizzere che aspirano a trovare un posto nell'elenco, la
Fête des vignerons (Festa dei vignaioli) di Vevey è stata accettata dall'UNESCO nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità, nel corso della sessione tenutasi ad Addis Abeba, in Etiopia. La candidatura vodese si è distinta anche per i legami con i vigneti del Lavaux, loro pure protetti dal 2007, come sottolinea l'Ufficio federale della cultura.
La Fête des Vignerons del 1999
La Fête des vignerons del 1977
La festa viene organizzata cinque volte ogni secolo dalla locale confraternita dei viticoltori, che ha 1'500 membri e da più di 300 anni promuove la perfezione nella coltivazione della vite. Essa incarna il dialogo fra le generazioni.
L'"abbé président" della confraternita, François Margot
La prossima edizione è prevista per il 2019 e l'allestimento è affidato a Daniele Finzi Pasca.
Daniele Finzi Pasca
I dossier in lizza erano 36, giudicati secondo cinque criteri fra i quali le misure di salvaguardia proposte e la partecipazione della comunità locale. Gli altri candidati elvetici sono la gestione del rischio di valanghe, il know-how in meccanica degli orologi, il design grafico e tipografico svizzero, la stagione alpestre, lo jodel, le processioni della Settimana Santa a Mendrisio e il Carnevale di Basilea. Quest’ultimo è stato presentato nel marzo 2016 e sarà valutato entro il novembre del 2017.
Dagli archivi RSI:
Il servizio del TG20 del 31.07.1999
rsi 01.12.2016, 17:20
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