Il processo al contumace Hervé Falciani si è concluso venerdì a Bellinzona, davanti ai giudici del Tribunale penale federale, con l'arringa del difensore d'ufficio, l'avvocato Marc Henzelin, che ha chiesto una pena a cui sia possibile applicare la sospensione condizionale, ossia al massimo due anni. La procura, in precedenya, ne aveva domandati sei.
Secondo il legale, l'imputato, nella sua veste d'informatico, ha avuto facile accesso a una miriade di dati della banca HSBC, per la cui succursale ginevrina lavorava, facendosi condizionare. Tuttavia la sua logica non era quella della spia. Se ha rubato informazioni, lo ha fatto perché "le circostanze erano favorevoli". Colpa anche, e soprattutto, delle falle del sistema di sicurezza dell'istituto, a detta del patrocinante.
Da parte sua, l'avvocato della HSBC Laurent Moreillon ha stigmatizzato duramente la figura e l'operato dell'ex dipendente. Stando al legale, l'imputato ha portato a termine la più grande rapina mai commessa ai danni di una banca, Non è stato un informatore, ma un saccheggiatore di dati, ha dichiarato. Con il suo operato -ha aggiunto- ha causato divorzi e due suicidi e "provocato danni collaterali inestimabili" per i clienti, la banca e la piazza finanziaria svizzera e ginevrina.
ATS/dg/mf
Dal TG20: