Colpo di scena oggi a Ginevra nel secondo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati: con l’elezione di Mauro Poggia (MCG) la destra riconquista il seggio che aveva perso nel 2007.
L’uscente Carlo Sommaruga (PS) si riconferma, a scapito della collega dei Verdi Lisa Mazzone, che lascia la politica. Quarta l’UDC Céline Amaudruz.
Molto popolare nel cantone, l’ex consigliere di Stato Poggia ha raccolto 55’317 voti, mentre Sommaruga 46’423. Poco più di mille voti lo separano dall’ecologista uscente Mazzone, che ne ha ottenuti 45’300. Dopo aver perso un seggio al Nazionale il 22 ottobre scorso, i Verdi ginevrini si lasciano dunque sfuggire anche quello che detenevano nella Camera dei cantoni.
La 35enne Mazzone subisce la prima battuta d’arresto nella sua dirompente carriera, e dopo otto anni trascorsi a Berna ha annunciato il suo ritiro dalla politica. “Metterò in pratica le mie convinzioni altrove, in altri modi”, ha affermato, rammaricandosi che il cantone sia rappresentato da due uomini di 64 anni.
Vallese, rieletti i due centristi Beat Rieder e Marianne Maret
In Vallese restano saldamente nelle mani dell’Alleanza del Centro i due seggi al Consiglio degli Stati. Nel ballottaggio svoltosi oggi sono stati rieletti gli uscenti Beat Rieder e Marianne Maret. Decisamente lontano da loro il liberale-radicale Philippe Nantermod.
L’altovallesano Rieder ha raccolto 56’306 voti, mentre la sua collega romanda Maret 54’273. Nantermod si è fermato a 29’143 preferenze. L’affluenza è stata del 38,36%, in calo rispetto al 49,70% del primo turno. Il margine di ritardo del candidato del PLR è addirittura aumentato rispetto al primo turno, a 25’130 voti.
Friburgo, elette Chassot (Centro) e Gapany (PLR)
A Friburgo le uscenti Isabelle Chassot (Centro) e Johanna Gapany (PLR) sono state rielette in Consiglio degli Stati al secondo turno. Poco distante dalla seconda si è classificata la socialista Alizée Rey.
Chassot, 58 anni, la grande favorita della vigilia, ha ottenuto 38’161 voti. L’ex consigliera di Stato ed ex direttrice dell’Ufficio federale della cultura (UFC) aveva già dominato il primo turno lo scorso 22 ottobre, pur non ottenendo la maggioranza assoluta delle preferenze.
Per Gapany, che ha raccolto 30’538 voti, il compito si è rivelato più difficile del previsto. La 35enne di Bulle ha preso il posto del centrista Beat Vonlanthen nel 2019 nella Camera dei Cantoni. Alcune sue posizioni in ambito sociale hanno però forse spinto alcuni elettori centristi a non scegliere il suo nome accanto a quello di Chassot.
Vaud, eletto senza sorprese Pascal Broulis (PLR)
Nessuna sorpresa nel canton Vaud nel secondo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati: Pascal Broulis (PLR), favorito della vigilia, è stato eletto. Raggiunge nella Camera dei Cantoni l’ex collega nel governo cantonale, Pierre-Yves Maillard (PS), già designato al primo turno, lo scorso 22 ottobre.
A Broulis sono andate il 53,6% delle preferenze (89’058 voti), contro il 44,92% (74’648) del suo avversario, il verde Raphaël Mahaim. L’affluenza alle urne è stata del 37,03%. L’ecologista l’ha spuntata in alcune città, con oltre il 60% dei voti a Losanna e Vevey, ma non è riuscito a colmare il divario con Broulis.
Stati, è ballottaggio in 4 Cantoni romandi
Telegiornale 12.11.2023, 12:45