Nel 2023 in Svizzera venti donne sono state uccise in un contesto di violenza domestica. Quest’anno invece i femminicidi registrati sono già almeno sei, l’ultimo nel canton Turgovia dieci giorni fa.
Numeri drammatici, che tuttavia secondo Julia Meier dell’Associazione Brava non rispecchiano del tutto la realtà: “La polizia non è sempre in grado di riconoscere un femminicidio” dichiara ai nostri microfoni, specificando che anche riguardo la gestione dei segnali d’allarme “la formazione dei poliziotti lascia a desiderare”.
Le regole su come far fronte a tali segnali variano inoltre parecchio a seconda dei cantoni. Sarebbe dunque auspicabile una maggiore uniformità a livello nazionale, in materia per esempio di divieto di avvicinamento alle vittime e di allontanamento dal domicilio.