Il Ministero pubblico della Confederazione ha confermato, mercoledì, il fermo e poi l’arresto, di un cittadino elvetico-algerino all’aeroporto di Zurigo, avvenuto la scorsa settimana. L’uomo è sospettato di avere legami con l'autoproclamato Stato islamico ed era in procinto di rientrare in Svizzera proveniente dalla Turchia.
Il Ministero ha quindi confermato la notizia anticipata dalla Tribune de Genève le cui ricerche hanno portato a stabilire che il fermato, un 29enne, con la doppia cittadinanza, viveva in Romandia. Aveva lasciato Ginevra circa 9 mesi fa per combattere a fianco dei jihadisti forse in Siria, forse in Iraq.
Si tratta, secondo il foglio romando, dell’undicesimo caso di persone che tentano di rientrare nella Confederazione, dopo aver combattuto a fianco degli estremisti del sedicente Califfato. Il 29enne, già osservato speciale da parte delle autorità per sospetti legami con organizzazioni terroristiche, è in detenzione preventiva in attesa che l’inchiesta faccia luce su tutti i contorni delle vicenda.
ATS/Swing
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