Svizzera

Fondi incassati per 9 anni

I trucchi contabili di Autopostale per ottenere sussidi non dovuti finiscono sotto la lente del controllo federale delle finanze

  • 8 febbraio 2018, 14:15
  • 23 novembre, 02:37
La direzione sarebbe stata al corrente

La direzione sarebbe stata al corrente

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Il controllo federale delle finanze (CDF) indagherà sul caso dei sussidi eccessivi incassati da Autopostale. L'organo superiore di vigilanza della Confederazione vuole esaminare a fondo i conti della compagnia, dopo lo scandalo scoppiato nei giorni scorsi. Si parla di 78 milioni di franchi incassati indebitamente sull'arco sicuramente di nove anni, forse anche di più.

"A scioccarmi non è tanto la cifra - parliamo di dieci milioni di franchi all'anno su un fatturato di un miliardo - ma il meccanismo", spiega il direttore del CDF, Michel Huissoud riferendosi ai trucchi contabili messi in campo dall'azienda per occultare i movimenti di denaro.

A finire sotto la lente del Controllo federale delle finanze saranno anche gli obiettivi in termini di utili, il sistema di bonus, l'espansione all'estero di Autopostale (su cui l'Ufficio federale dei trasporti non ha autorità di controllo), nonché la direzione generale della Posta.

Intanto, alcune rivelazioni di stampa intanto sostengono che la direzione dell'azienda fosse a conoscenza da anni della situazione, anche per via dei controlli interni già effettuati. Se così fosse, allora, "quello che non ha funzionato è a livello dirigenziale, del Consiglio di amministrazione che non ha preso le misure adeguate e non ha informato l'Ufficio federale dei trasporti o noi della situazione", osserva Huissoud.

Su questo, dalle pagine del Blick, la Posta ha precisato che la direttrice generale, Susanne Ruoff, nel 2013 era solo a conoscenza di un conflitto di obiettivi, ma non di prassi contabili illegali, di cui sarebbe stata informata solo a novembre.

"È dal 2014 che diciamo che bisognerebbe in generale controllare meglio le aziende che vedono coinvolta la Confederazione, come Ruag, Skyguide, FFS e appunto la Posta", sottolinea il direttore del CDF. "Siamo l'unico organo che ha le competenze per andare fisicamente sul posto e verificare, e dobbiamo farlo, proprio per andare oltre i rapporti inviati al Parlamento. È l'unico modo per scoprire i problemi", conclude.

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RG 12.30 dell'8.2.2018 Il servizio di Elisa Raggi

RSI Info 08.02.2018, 13:44

RG/Red.MM

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