La Società svizzera degli ufficiali (SSU) chiede l'istituzione di un fondo di transizione per il bilancio della difesa se questo non raggiungerà l'1% del PIL entro il 2030. In occasione dell'assemblea dei delegati tenuta sabato a Brugg (AG), ha inoltre auspicato misure volte a ridurre il numero di persone che lasciano l'esercito per il servizio civile.
Secondo un comunicato della SSU, anche il capo delle forze armate Thomas Süssli ha espresso preoccupazione per la prevista riduzione di 20'000 effettivi dell'esercito entro la fine del decennio. Il rapido sviluppo e l'espansione di una capacità di difesa credibile non devono più essere trascurati, ha affermato Süssli.
Presente all'incontro anche la Consigliera federale Viola Amherd, occasione per affrontare il tema delle grandi sfide che le vicende internazionali pongono alla politica di sicurezza e all'esercito.Amherd ha sottolineato come la Svizzera non debba isolarsi a livello internazionale a prescindere da un'adesione alla NATO o nell'UE. "Non voglio -ha detto la Consigliera federale- che restiamo con le mani in mano e che ci mettiamo in disparte. La capacità dell'esercito deve essere migliorata e la cooperazione internazionale deve essere rafforzata".

Incontro della società svizzera degli ufficiali
Telegiornale 11.03.2023, 20:00