Quasi la metà degli svizzeri non considera tanto drammatica la revoca del tasso di cambio minimo per l'euro da parte della Banca nazionale (BNS) a metà gennaio. Il 44% ritiene che la mossa non avrà conseguenze personali.
È quanto emerge da un sondaggio del centro di ricerche di mercato DemoSCOPE pubblicato giovedì. Il 27% - perlopiù i giovani - prevede effetti positivi per la propria vita quotidiana e solo il 22% si aspetta conseguenze negative. L'81% indica di non voler modificare le proprie abitudini di consumo.
Quanto all'evoluzione economica della Svizzera, secondo il 60% degli interpellati la decisione della BNS avrà invece un impatto negativo, soprattutto per le esportazioni e il turismo. Al sondaggio telefonico condotto tra il 25 e il 29 gennaio hanno partecipato mille persone nella Svizzera tedesca e romanda.
Red.MM/ATS