Svizzera paese di funivie. Il settore degli impianti di risalita sta però faticando a rimanere a galla. Questo è facilmente comprensibile se si considera che tre quarti dei ricavi si registrano nei mesi invernali e che il mercato della stagione sciistica è ormai saturo in tutta l’Europa, spiega alla RSI Andreas Keller, dell’associazione Funivie Svizzere. Dal 2008, infatti, il franco forte ha scoraggiato i turisti stranieri.
Non bisogna però perdere di vista che "ci sono regioni che senza impianti scompaiono dalle cartine turistiche", continua Andreas Keller. Se alcune funivie sono in difficoltà finanziarie, è il caso ad esempio di quella ticinese che portano al Monte Lema, altre tentano il rilancio con nuove strategie commerciali. Contromisure come il Magic Pass, ovvero l’abbonamento valido per una trentina di stazioni in Svizzera, per citarne una, che nonostante mostrino "segnali incoraggianti", non si sa ancora quanto siano efficaci e se lo saranno sul lungo termine, precisa il membro dell’associazione che promuove il settore.
Anche alcuni Cantoni si impegnano a sostenere questo importante ambito, come Friburgo, che ha lanciato un vero e proprio programma che coinvolge pure i Comuni, o il Vallese, dove il Parlamento ha adottato una legge che regola aiuti e azionariati pubblici. Ed è proprio nei confronti del potere pubblico che l’associazione ha le maggiori aspettative: "ci aspettiamo che alcuni impianti spariscano e che altri facciano delle fusioni, ma che anche il settore pubblico intervenga per mantenere l’attività turistica in una regione", chiosa Andreas Keller.