“La situazione è drammatica per le galline ovaiole in diversi allevamenti nei cantoni di Argovia e Friburgo”: a dichiararlo nei giorni di Pasqua è Tier im Fokus, pubblicando una serie di immagini e video per denunciare le condizioni nelle quali vivono molti animali. L’associazione ha inoltre lanciato una petizione per bloccare la sovrapproduzione di uova, un alimento immancabile a tavola in questi giorni.
In Svizzera, ne vengono deposte circa 3 milioni al giorno, ovvero circa i 2 terzi del fabbisogno quotidiano nazionale. La produzione negli scorsi anni è cresciuta in maniera costante e non di rado a scapito delle condizioni di allevamento.
Vi sono numerosi problemi, spiega il presidente di Tieri m Fokus, Tobia Sennhauser: “Le riprese che abbiamo ricevuto e pubblicato mostrano galline malate, ferite, altre ancora sono morte e lasciate all'interno dell'allevamento. Inoltre, le ovaiole si beccano a vicenda, soprattutto alle zampe, alla ricerca di cibo”.
“La giurista della nostra associazione – prosegue – ha analizzato attentamente la documentazione e stabilito che vi sono gli estremi per denunciare i proprietari degli allevamenti in questione per maltrattamento, come previsto dalla legge federale sulla protezione degli animali”.
“Riorientare i sussidi”
In attesa di compiere questo passo, Tier im Fokus ha intanto lanciato una petizione. “L'80% dei sussidi finisce nell'industria animale, ciò che rende l'allevamento intensivo molto interessante. Noi vogliamo una ridistribuzione di questo sostegno affinché anche altri settori, soprattutto nell'agricoltura, diventino interessanti per i contadini. Inoltre, chiediamo che i grandi distributori non ricevano più soldi dalla Confederazione per poter vendere uova a prezzo scontato”, aggiunge Sennhauser.
La petizione, nelle prime 24 ore ha raccolto grande sostegno sui social media e oltre 1’100 sottoscrizioni. Firme che, nella speranza che crescano ancora molto, Tier in Fokus intende consegnare a Berna la prossima estate.