La Russia si appresta a festeggiare domani 9 maggio il Giorno della Vittoria, in cui si commemora la vittoria sul nazi-fascismo durante la Seconda guerra mondiale. Un evento che da tradizione viene ricordato anche in un cimitero di Basilea (Hörnli a Riehen), dove sono sepolti alcuni soldati sovietici. Queste commemorazioni, con lo scoppio della guerra in Ucraina, hanno però assunto un significato diverso.
Di conseguenza, il governo basilese ha chiesto invano all'ambasciatore russo a Berna di rinunciare alla cerimonia, ma ha comunque posto alcune condizioni. “Il cimitero è un luogo di calma e raccoglimento e vista la guerra in Ucraina – dice alla RSI il portavoce del governo basilese Marco Greiner - c'è il rischio che ci siano azioni di proteste, che non riteniamo appropriate in un cimitero”.
RG 12.30 del 08.05.2023 - Le preoccupazoini a Basilea nel servizio di Gianluca Olgiati
RSI Info 08.05.2023, 12:23
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La richiesta ufficiale del Consiglio di Stato all'ambasciatore di rinunciare alla cerimonia è però appunto stata respinta: “E non abbiamo nessun mezzo per impedirlo, tutti hanno il diritto di visitare un cimitero, anche l'ambasciatore – spiega ancora Greiner – Al Governo non è dunque rimasto altro che porre alcune condizioni: una durata limitata e un numero ristretto di persone, con una cerimonia non aperta al pubblico e alla stampa”. Ma non solo: “L'evento – spiega ancora Greiner – deve commemorare i soldati sovietici e non sarà dunque ammesso nessun riferimento alla guerra in Ucraina”. Bandito dunque il simbolo della lettera Z, che l'estate scorsa era apparso ad esempio sul vestito di una donna di un'associazione russa di Basilea ospite della Festa federale di lotta svizzera a Pratteln. Scena che non si vuole veder ripetersi: al cimitero ci sarà la polizia a controllare il rispetto delle condizioni.
In Germania le celebrazioni dividono russi e ucraini
In realtà, è già da oggi (8 maggio) che ricorre il 78esimo anniversario della capitolazione della Germania nazista. E nella Germania odierna, dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, le celebrazioni hanno assunto una nuova dimensione a dir poco conflittuale soprattutto per i russi e gli ucraini che vivono in Germania.
Per evitare una strumentalizzazione delle ricorrenze, le autorità berlinesi avevano vietato inizialmente l'esibizione pubblica delle bandiere della Russia e dell'Ucraina nelle giornate di oggi e di domani. La decisione è poi stata corretta in seguito alle forti proteste espresse dall'ambasciata ucraina a Berlino e la polizia ha così autorizzato quelle dell'Ucraina, ma non quelle della Russia per via dell'invasione voluta dal regime di Mosca. Anche questa decisione, tuttavia, è stata cassata dalla Corte amministrativa della capitale tedesca, in quanto discriminatoria. Oggi e domani a Berlino saranno dunque autorizzate le bandiere di entrambi i Paesi, cosa che mette in ulteriore allerta le forze di sicurezza tedesche.
RG 12.30 del 08.05.2023 - Le bandiere che dividono Berlino nel servizio di Walter Rahue
RSI Info 08.05.2023, 12:24
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Già l'anno scorso, in occasione dell'importante ricorrenza, c'erano infatti state forti tensioni fra cittadini russi e ucraini accorsi a Berlino per commemorare l'anniversario della capitolazione della Germania nazista l'8 maggio 1945, quando i soldati dei due Paesi erano uniti sotto l'egida dell'Armata Rossa e combattevano fianco a fianco contro il nemico comune. Oggi sono invece in guerra fra loro, cosa che rende particolarmente delicata e problematica la commemorazione.