Il settore alberghiero svizzero dovrà continuare a beneficiare, in modo definitivo, di un tasso dell'IVA ridotto al 3,8% (rispetto al normale 8%) come è il caso da 20 anni per effetto di cinque proroghe consecutive. Il Consiglio nazionale si è pronunciato in favore di un progetto nato da un'iniziativa parlamentare di Dominique de Buman (PPD/FR), pure presidente della Federazione svizzera del turismo. L'altra Camera, quella dei cantoni, deve ancora pronunciarsi.
La maggioranza ha voluto sostenere un settore in difficoltà, che non può delocalizzare ma, è stato sostenuto, nemmeno permettersi uscite supplementari per 200 milioni di franchi. Con 92 voti a 89 e 5 astensioni la soluzione a tempo indeterminato è stata preferita a quella di validità decennale sostenuta dalla commissione preparatoria e dal Consiglio federale.
Quindici cantoni compresi Ticino e Grigioni, oltre a Gastrosuisse e Hotelleriesuisse, la pensavano come i deputati, mentre 11 si erano schierati per un prolungamento di soli tre anni di questo "trattamento di favore".
pon/ATS
Dal TG12.30: