I livelli di molti laghi e le portate di diversi fiumi al nord delle Alpi sono attualmente ben inferiori alla media pluriennale. Particolarmente toccato è l’Untersee, la parte occidentale del lago di Costanza. Una situazione che ancora non preoccupa le autorità ma che viene monitorata con attenzione.
Le immagini che arrivano dalle rive del Bodanico in questi giorni parlano da sole: ricordano le spiagge del Nord Europa nei momenti di bassa marea, con lunghe distese di sabbia al posto dell’acqua e i pali dei moli che spuntano all’asciutto. Attraccate, le barche bloccate dal fango.
Il livello del lago, ha detto ai microfoni di SRF Bruno Lorenzato - sindaco della località turgoviese di Salenstein - è di 66 centimetri più basso rispetto ai valori registrati lo scorso anno nello stesso periodo. Il calo è continuo, giornaliero, come si evince dai dati pubblicati sul sito dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Questo lunedì mattina il livello dell’Untersee ha toccato i 394 metri e 52 centimetri, battendo il record negativo del 1972, mentre la soglia considerata normale è di 395.
La situazione venutasi a creare per effetto delle scarse precipitazioni degli scorsi mesi e dallo scioglimento della neve inferiore alla norma si riscontra anche nei bacini del Lago di Brienz e di quello di Ägeri, per non citare che due esempi. Forti piogge potrebbero però cambiarla rapidamente, spiega l’idrologo dell’UFAM Philippe Gyarmati. Era già successo nel 2024, con una primavera asciutta e un’estate carica di precipitazioni.