Il presidente dei Verdi liberali (PVL) Jürg Grossen si è espresso sabato contro ogni “possibile alleanza” con altri partiti svizzeri, ritenendo che un’eventuale fusione con il Centro o con il PLR gioverebbe unicamente agli altri, e non al PVL.
Grossen ha voluto rispondere così - parlando oggi in occasione di un’assemblea dei delegati tenutasi in forma virtuale - alle speculazioni circolate sui vari media, secondo cui il Centro starebbe valutando con i propri membri del partito l’ipotesi di una fusione con il PVL o, che nell’imminente futuro, si possa stringere un’alleanza tra i Verdi liberali e il PLR.
“Gli altri partiti devono risolvere i loro problemi per conto loro”, ha detto Grossen. Una fusione sarebbe attraente per gli altri, “mentre noi non avremmo nulla da guadagnarci”, ha aggiunto.
Il consigliere nazionale bernese ha poi ricordato che i Verdi liberali festeggeranno il loro 20° anniversario a Zurigo questo ottobre. A suo avviso, il PVL è il partito svizzero che meglio si rivolge ai ventenni e ai giovani elettori, quello più progressista, nonché quello che più si adopera ad affrontare le tematiche politiche del futuro.
Sì all’iniziativa sulla biodiversità
I delegati dei Verdi liberali (PVL) hanno accettato oggi in un’assemblea tenutasi in forma virtuale l’iniziativa biodiversità: 86 si sono detti favorevoli, 46 contrari e 15 si sono astenuti. Il popolo deciderà su questo oggetto il 22 settembre. Il gruppo parlamentare dei Verdi liberali era a favore. Il comitato direttivo del partito aveva anch’esso approvato il progetto pur pronunciandosi per la libertà di voto. Questa proposta è stata oggetto di un voto separato. La libertà di voto è stata chiaramente respinta.
Il consigliere nazionale argoviese Beat Flach si è rallegrato del fatto che i delegati si siano espressi chiaramente a favore della protezione della biodiversità, aggiungendo che la Svizzera deve agire per fermare la grave perdita di biodiversità.
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Notiziario 24.08.2024, 11:00
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