Riguardo la possibilità di un ricongiungimento familiare, tema molto caldo durante le fasi di allentamento del lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus, ci sono ancora molti interrogativi. Per fare chiarezza bisogna guardare da entrambi i lati della frontiera e districarsi tra le norme speciali in vigore sia in Svizzera che in Italia, nel caso del Ticino.
Per quanto riguarda il lato elvetico della frontiera, il ricongiungimento familiare sarà consentito a partire dall'11 maggio. Dall'Italia potranno quindi arrivare i familiari di persone che vivono in Svizzera, anche senza che esse detengano titoli di soggiorno o un passaporto svizzero.
Il transito che prevede solamente un'andata è dunque consentito (dalla vicina penisola al Ticino), mentre in caso di ritorno entrerebbe in gioco la normativa italiana: fino a nuovo avviso, chiunque entri in Italia deve sottostare ad una quarantena di 14 giorni (fatta eccezione per chi si sposta per motivi di salute o di lavoro, come nel caso dei frontalieri).
Questi limiti dovrebbero restare validi almeno fino al prossimo 17 maggio, data entro cui Giuseppe Conte dovrebbe decidere se prorogare o modificare le disposizioni di lockdown.
Giorgio Buzelli