Dopo il nulla di fatto dell’incontro di oggi a Bruxelles tra il presidente della Confederazione Guy Parmelin e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, i partiti svizzeri chiedono che ci sia maggiore chiarezza e che i negoziati sull’accordo quadro vadano avanti. Soltanto l’UDC auspica un'interruzione delle trattative, dopo le distanze emerse oggi tra Berna e Bruxelles.
Notiziario 17.00 del 23.04.2021 La voce di Guy Parmelin
RSI Info 23.04.2021, 19:53
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Per il capo del gruppo parlamentare PS, Roger Nordmann, invece, occorre fare tutto il possibile per salvare l'accordo quadro, dal momento che la Svizzera non può rimanere in un "vuoto giuridico" con l'UE. Per il vodese, l'attenzione del Consiglio federale ora deve concentrarsi sulla protezione dei salari e sulla ricerca di una soluzione che non indebolisca la situazione dei lavoratori in Svizzera.
"Dobbiamo finalmente fare un passo avanti", ha detto il presidente del Centro, Gerhard Pfister, in una dichiarazione, aggiungendo che "i giocatori hanno l'obbligo di negoziare in modo trasparente e di rivelare i punti sui quali sono disposti a negoziare e quelli sui quali non lo sono". Se le differenze non possono essere superate, Berna e Bruxelles dovrebbero evitare un'escalation e sviluppare soluzioni che garantiscano buone relazioni bilaterali, ha osservato.
Su Twitter, la presidente del PLR, Petra Gössi, si è detta favorevole a una prosecuzione delle trattative con l'UE, ma anche delusa dal rifiuto di Parmelin di fare concessioni sulle questioni in sospeso. "Non basta rinviare le decisioni o fare finta. È necessario ottenere dei risultati", ha detto.
Di tenore opposto il giudizio dell'UDC. Il capogruppo alle camere, Thomas Aeschi, ha ribadito che l'accordo serve solo ad applicare la legislazione dell'UE in Svizzera. Se la Confederazione non vuole indebolire il mandato negoziale deve dire di no a ulteriori trattative, ha dichiarato su Twitter.
I Verdi liberali si dicono dispiaciuti che Parmelin sia andato a Bruxelles chiedendo il massimo: un atteggiamento che suggerisce o un "sabotaggio deliberato" dell'accordo quadro o una visione completamente distorta della realtà. Per il partito c'è solo una via d'uscita accettabile da questa impasse: presentare il progetto al Parlamento in modo che si possa tenere un dibattito ampio e democratico.
In una nota, i Verdi si dicono invece irritati dal fatto che il Consiglio federale continui a prendere tempo senza presentare soluzioni su come superare l'evidente stallo nei negoziati con l'UE. Agendo in questo modo, il Governo sembra voler accettare il fallimento delle trattative, mettendo così in pericolo le relazioni tradizionalmente buone tra la Svizzera e l'UE.
Accordo quadro, posizioni distanti
Telegiornale 23.04.2021, 22:00
Reazioni politiche
Telegiornale 23.04.2021, 22:00