Il presidente di Swissmem, l'organizzazione mantello dell'industria metalmeccanica, si oppone a un aumento dei salari in Svizzera a causa della concorrenza internazionale. "Dobbiamo mantenere un livello stabile", afferma Hans Hess in un'intervista pubblicata oggi, domenica, dalla Schweiz am Sonntag. Questo perché un aumento dei prezzi permetterebbe alla concorrenza straniera di attaccare ancor più duramente le imprese e gli impieghi elvetici.
Hess è contrario però anche a tagli alle paghe, che "non sarebbe ragionevole" per le classi meno abbienti. La strategia che intende difendere con i sindacati è quella di "resistere con disciplina" nei prossimi anni: il livello crescente delle retribuzioni in Cina e nell'Europa orientale ridurrà le differenze e renderà a poco a poco la Confederazione più competitiva.
pon/ATS