I test per l'individuazione del coronavirus dovrebbero ritornare ad essere gratuiti anche per gli asintomatici, mentre le persone risultate negative nel corso di test nelle scuole, in azienda o in case di cura dovrebbero poter ottenere un certificato, contrariamente a quanto accade oggi. È questo il parere della maggioranza del Consiglio nazionale, che sta nuovamente esaminando la legge Covid-19 meno di una settimana dopo il voto popolare, ha approvato a larga maggioranza questa aggiunta contro il parere del Governo e del PLR, che si opponeva per motivi di costi, stimati fra i 30 e i 50 milioni di franchi a settimana a carico del contribuente.
È da ottobre che i tamponi per gli asintomatici sono diventati a pagamento. Il salto indietro nella strategia necessità ancora del via libera degli Stati e di una correzione del preventivo 2022, che verrebbe maggiorato di 2 miliardo di franchi.
Primo giorno di test a pagamento
Il Quotidiano 11.10.2021, 21:00
L'UDC aveva già avanzato la proposta nella sessione di autunno, ma solo i Verdi l'avevano appoggiata. Nel frattempo, altri, socialisti in testa, hanno cambiato idea vista l'evoluzione pandemica.
Alain Berset in aula al Nazionale
È stato però praticamente l'unico successo festeggiato dai democentristi nel corso della mattinata di giovedì: tutte le loro proposte per limitare il raggio di azione del Consiglio federale sono state respinte. Riguardavano per esempio l'esplicita esclusione della regola del 2G (geimpft o genesen, ovvero vaccinato o guarito) al posto del 3G attuale, la rinuncia al certificato Covid e l'aumento dei controlli al confine. Il capogruppo Thomas Aeschi è riuscito solo a far passare il principio che vengano pubblicate le cifre dei contagiati già vaccinati.
L'UDC è stata tacciata in aula di essere una "cattiva perdente" per aver voluto rimettere in discussione principi che il popolo aveva approvato alle urne il 28 novembre.
Legge COVID, risultati e reazioni
Telegiornale 28.11.2021, 20:00
Non ci sono state sorprese nella seconda parte del dibattito, incentrata sugli aspetti economici. Anche il Nazionale, come gli Stati mercoledì, ha deciso di prorogare fino al termine del 2022 gli aiuti per i lavoratori e i settori duramente toccati dal coronavirus. L'incertezza circa la situazione attuale sul fronte pandemico non lascia altra scelta.