Da oggi i test sul coronavirus per gli asintomatici diventano a pagamento. Il Governo ha riconfermato nelle ultime settimane la decisione. È un costo che non deve più gravare sulla collettività. E nella strategia dell'esecutivo la vaccinazione è la via per uscire dalla crisi.
I test resteranno gratuiti - dunque a carico dalla Confederazione - solo per alcuni gruppi: chi ha meno di 16 anni, chi non può vaccinarsi per ragioni mediche e, per chi, fino a fine novembre, ha assunto una prima dose di vaccino ed è in attesa della seconda.
Sono tante le precisazioni relative all'emissione del certificato Covid, che ricordiamo è diventato obbligatorio per bar, ristoranti, teatri e attività al chiuso. Ad esempio, resterà gratuito il test effettuato per chi va si reca in visita a strutture sanitarie o per anziani, senza però la possibilità di ottenere un certificato Covid. I dettagli nel sito della Confederazione.
In deroga al pagamento c'è anche chi si sottopone a test ripetuti, operazioni promosse da alcune aziende tra i propri dipendenti, con costi che la Confederazione è pronta rimborsare, non senza critiche: è una facilitazione a beneficio di chi lavora, e che discrimina i disoccupati, ha affermato in questi giorni l'associazione Avenir 50+.
Nel ventaglio di test disponbili, una discussione, infine, si sta facendo strada: sui i test antigenici rapidi nasali. Sono ritenuti non affidabili per un certificato Covid secondo alcune autorità cantonali, ma ritenuti ancora sufficienti per l'ufficio federale della sanità.
Primo giorno di test a pagamento
Il Quotidiano 11.10.2021, 21:00