I ricorsi contro i sedici progetti di centrali idroelettriche, che figurano nella Legge sull’energia approvata recentemente dal popolo, dovranno essere possibili solo se presentati congiuntamente da tre organizzazioni. Oggi (martedì) il Consiglio nazionale, con 134 voti contro 64, ha proposto un compromesso su questo punto della modifica legislativa, come già anticipato dalla commissione per l’energia la scorsa settimana. Lo scopo del Consiglio federale è di semplificare e accelerare le procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili.
Nel dicembre scorso, la Camera dei cantoni aveva ulteriormente inasprito le condizioni per i ricorsi, escludendo qualsiasi possibilità da parte delle organizzazioni ambientaliste contro i sedici grandi progetti idroelettrici, previsti anche in Ticino (Sambuco) e nei Grigioni (Chlus). Il Nazionale non ha però voluto spingersi così lontano.
La sinistra ha tentato invano di non toccare gli attuali diritti di ricorso: Christophe Clivaz (Verdi/VS) ha criticato il fatto che le promesse fatte durante la campagna di votazione siano state disattese meno di un anno dopo. “Il diritto di ricorso per i singoli e le organizzazioni era stato garantito”, ha sottolineato.
Il dossier ritorna al Consiglio degli Stati per l’appianamento di questa e altre divergenze, tra cui anche quella riguardante le misure di compensazione per la biodiversità e il paesaggio.
energia idroelettrica: lo stato dei bacini di accumulazione
Telegiornale 02.01.2025, 20:00

RG 7.00 del 03.03.2025 - Si apre la Sessione alle Camere, il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 04.03.2025, 13:08
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