Ignazio Cassis è di nuovo in Ucraina

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis è arrivato giovedì mattina in treno a Kiev dalla Polonia. Lo confermano una foto pubblicata su Twitter dal Consigliere federale e un tweet dell'Ambasciata svizzera in Ucraina, in cui lo si vede accolto in stazione dall'ambasciatore Claude Wild e dal viceministro degli esteri ucraino Yevhen Perebynis. Si tratta di un ritorno dopo la prima visita di un anno fa, quando il conflitto armato non era ancora scoppiato.

Lo scopo della visita odierna, che dovrebbe durare alcune ore: avere un'idea aggiornata della situazione militare e umanitaria e dei lavori di preparazione per la ricostruzione dei danni della guerra scatenata dall'invasione russa. Il DFAE non ha inizialmente fornito altre informazioni sul programma del viaggio per motivi di sicurezza. Proprio per questo lo spostamento non era stato preannunciato ed è accompagnato da un dispositivo di sicurezza. Berna rimanda a un comunicato che sarà diffuso in serata.

Sempre da Twitter, si sa che che Cassis si è recato a Sukachi nella regione di Ivankiv e Borodyanka, due località a nord-ovest di Kiev, dove ha constatato i danni causati dal conflitto alle infrastrutture civili e, come ha scritto lui stesso, si è "commosso per la resistenza dimostrata della popolazione". "Aiuto umanitario e ricostruzione sono necessari per superare l'inverno". A Sukachi, in particolare, ha visitato un progetto finanziato dalla Svizzera, che prevede la costruzione di alloggi modulari in legno per le persone che hanno perso la loro casa.

Questo giovedì doveva essere a Kiev anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha tuttavia preferito rinviare la visita in seguito agli attacchi russi che in questi giorni hanno colpito anche la capitale ucraina.

Cassis, lo ricordiamo, aveva sostenuto e voluto la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina tenutasi a Lugano a inizio luglio. L'evento era stato preparato proprio nella precedente visita a Kiev, quella dell'ottobre 2021, anche se all'epoca non aveva il significato che ha poi acquisito in seguito all'invasione. Allora Cassis aveva incontrato sia il presidente Volodymyr Zelensky, sia il suo omologo Dmytro Kuleba.

Dopo il 24 febbraio il capo della diplomazia elvetica si era recato inoltre in Polonia e in Moldova per discutere dell'accoglienza dei profughi.