"Svizzera, Polonia e UE sono pronte per un piano di ricostruzione dopo la guerra" in Ucraina. È quanto ha dichiarato in conferenza stampa Mateusz Morawiecki, in margine al suo incontro a Varsavia di oggi, lunedì, con Ignazio Cassis.
Si è parlato anche sulle sanzioni antirusse. "Gli oligarchi non solo non possono usufruire dei loro patrimoni. Ma anche le ditte da loro possedute in Svizzera, sono bloccate. E ci sono già stati dei fallimenti. E poi, la Svizzera, è andata oltre i nomi contenuti nei quattro pacchetti di sanzioni dell'UE. Ha infatti sanzionato autonomamente altre 5 persone", ha sottolineato il presidente della Confederazione.
"Sappiamo che le prime misure hanno già duramente colpito la Russia sul piano economico. Ma dobbiamo fare molto di più", ha per parte sua dichiarato il primo ministro, anticipando che "discuterà fra qualche giorno a Bruxelles su nuove sanzioni contro Mosca, in occasione del Consiglio europeo.
Morawiecki ha ringraziato il presidente della Confederazione per la sua volontà di "lavorare su nuovi pacchetti di sanzioni e portare un aiuto umanitario là dove la Polonia è in prima linea".
Il ministro degli esteri sarà oggi e domani in Polonia, per constatare sul terreno la situazione umanitaria dopo il notevole afflusso di profughi ucraini in territorio polacco. Su Twitter il capo del DFAE ha espresso la sua riconoscenza per la cooperazione che ha consentito di installare un centro per l'aiuto umanitario elvetico a Lublino, dove avrà colloqui con esperti svizzeri presenti sul posto. Il consigliere federale si recherà in seguito alla frontiera con l'Ucraina per visitare un centro per i rifugiati. Per domani è invece in programma un incontro a Chisinau con la presidente della Moldova Maia Sandu.
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