Non uno, ma due ecologisti in Governo, un Verde e un Verde liberale: uno scenario ipotizzabile secondo Jürg Grossen, presidente di questo secondo schieramento. Il consigliere nazionale bernese, tuttavia, non vede l'attuale Consiglio federale come il "cartello del potere" descritto da Lisa Mazzone, nell'annunciare la rinuncia dei Verdi a concorrere per la poltrona lasciata libera da Ueli Maurer.
Secondo Grossen, l'Esecutivo non è più una squadra ma è composto da "battitori solitari" e questo giustifica a maggior ragione un rimpasto il prossimo anno, a condizione che le elezioni del 2023 confermino la tendenza alla crescita dei due campi favorevoli a una maggiore protezione dell'ambiente, tendenza già delineatasi nel 2019.
Un Verde potrebbe così prendere il posto del secondo socialista e un Verde liberale del secondo PLR. Solo l'UDC, primo partito del Paese, manterrebbe due ministri, e la nuova "formula magica" sarebbe 2-1-1-1-1-1.
"Se supereremo il 10%, avremo diritto a un seggio", afferma Grossen in un'intervista andata in onda al Radiogiornale della RSI. Anche lui ammette, tuttavia, che un'operazione simile richiederebbe il consenso dei partiti oggi rappresentati in Governo. "Altrimenti non avremmo nessuna possibilità", riconosce, e in questo senso sì si può parlare di "cartello del potere".