Un Consiglio federale senza un rappresentante del canton Zurigo? È un'ipotesi che potrebbe verificarsi in seguito all'uscita di scena a fine anno del ministro delle finanze Ueli Maurer. E sarebbe solo la seconda volta nella storia dello Stato federale che il principale polo economico del paese rimarrebbe escluso dalla stanza dei bottoni. Questione simbolica o ripercussioni reali?
Domenik Ledergerber per parte sua proprio non riesce a immaginarselo il suo cantone senza un proprio cittadino in Governo. “Il cantone più popoloso, motore economico del paese, deve essere rappresentato in Consiglio federale”, afferma il presidente della sezione zurighese dell'Unione democratica di Centro. La stessa UDC chiamata ora a proporre i nomi dei possibili successori di Ueli Maurer.
E la scelta non manca - ha spiegato Lederberger a radio SRF - con dieci consiglieri nazionali democentristi e soprattutto una consigliera di Stato, Natalie Rickli, considerata da molti tra le favorite, ma che ancora non ha scoperto le proprie carte.
Insomma, l'inoltro di una candidatura dalla sezione zurighese appare scontata. Dalla nascita della Stato federale nel 1848 il cantone ha avuto 20 propri rappresentanti in Governo, tanti come nessun altro cantone. Ma l'ipotesi di rimanere senza uno zurighese non preoccupa tutti allo stesso modo.
È già accaduto una volta, spiega Sean Müller, politologo all'Università di Losanna, e lui - va detto - è originario di Glarona, che di consiglieri federali ne ha avuto uno solo nella storia. “È successo per sei anni, tra il 1989, dopo le dimissioni di Elisabeth Kopp e fino alla nomina di Moritz Leuenberger nel '95”.
E se agli albori della Svizzera moderna l'appartenenza cantonale era un criterio fondamentale, oggi - per il politologo – “non è più così”. “La Svizzera ormai è così integrata che non ci sono tante divisioni fra i cantoni. – continua Müller – Non conta più da dove viene un ministro”.
Più importante secondo Sean Müller per un cantone avere un filo diretto con gli uffici federali, là dove spesso nascono le decisioni che poi finiscono sul tavolo del Consiglio federale.
Detto ciò, rimane una domanda: chi è favorito per la successione a Ueli Maurer? “È difficile rispondere – commenta il politologo – riferendoci alle elezioni passate, è chiaro che l’esperienza viene apprezzata e anche la questione del genere è sempre più rilevante”.
Per Domenik Ledergerber invece “deve esser eletto il migliore candidato”. Il che per lui significa che questo candidato migliore provenga dal Canton Zurigo.
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