Le conseguenze dei mutamenti climatici si stanno facendo sentire anche nel Lemano: le profondità del lago, come sottolinea la commissione internazionale per la protezione delle sue acque (CIPEL), risentono ormai in modo allarmante degli effetti del riscaldamento globale.
La parte inferiore del lago non favorisce più la vita acquatica a causa della mancanza di ossigeno, sottolinea Frédéric Soulignac della CIPEL. Normalmente l'acqua fredda, che è più pesante di quella calda, riesce a raggiungere le profondità del lago e, mescolando le acque, le ossigena. Ma nell'ultimo decennio gli inverni caldi hanno alterato questo processo.
Pesanti le conseguenze per la fauna ittica. "Anno dopo anno lo strato di lago nel quale ci sono ossigeno e temperature fredde a sufficienza potrebbe ridursi" afferma Soulignac. "Un pesce tipico di questo lago come il salmerino alpino rischia di non sopravvivere" e a lungo termine certe specie potrebbero scomparire.
Basterebbe, aggiunge, un solo inverno freddo per rimettere in sesto il Lemano. E d'altra parte un intervento umano su una distesa d'acqua così ampia è fuori discussione. "Ci sono laghi più piccoli e meno profondi nei quali si possono mescolare le acque", attraverso immissioni di aria sui fondali. Ma il Lemano è troppo grande per questo tipo di soluzione.