Le rendite AVS/AI non vanno adeguate interamente al rincaro. Lo ha deciso oggi, mercoledì, il Consiglio nazionale respingendo con un voto serrato - 97 voti a 92 e una astensione - un progetto del Consiglio federale, frutto di una mozione approvata dal Parlamento l'anno scorso.
I deputati di destra sono riusciti a imporre le loro argomentazioni sul filo di lana, sostenendo che l'aumento delle rendite sarebbe stato solo modesto a fronte di un costo di 418 milioni di franchi. Il centro-sinistra, per parte sua, ha ribadito la necessità di tale misura, facendo leva sull'aumento dei costi per l'energia, degli affitti e dei premi di cassa malati. "Un adeguamento totale al rincaro, ha sostenuto Mattea Meyer (PS/ZH), è necessario per proteggere il potere d'acquisto".
Il progetto prevedeva un aumento delle rendite tra i 7 e i 14 franchi al mese nel 2023 e fino al prossimo adeguamento, previsto per il 1° gennaio 2025. Si sarebbe quindi trattato di un adeguamento straordinario, in aggiunta a quello regolare deciso ogni due anni dal Governo sulla base dell'andamento di prezzi e salari. L'ultimo adeguamento è stato varato lo scorso 1° gennaio e ha comportato aumenti delle rendite fra i 30 e i 60 franchi al mese, ovvero un incremento del 2,5% a fronte però di un inflazione che nel 2022 è salita al 2.8%. Il Parlamento aveva quindi deciso di intervenire ma oggi il Nazionale ha fatto marcia indietro; il dossier passa ora agli Stati.