L’industria agroalimentare italiana e i produttori di alimenti tipici della dieta mediterranea sono seriamente preoccupati dalla legislazione elvetica in materia di etichettatura nutrizionale e dalla diffusione in Svizzera del Nutri-Score.
È quanto emerge da un comunicato stampa diffuso dall’ambasciata d’Italia a Berna dopo l’incontro di martedì tra l’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado e il capo del Dipartimento federale dell’economia Guy Parmelin.
Il cosiddetto Nutri-Score, introdotto nel 2019 in Svizzera su base volontaria, presenta una valutazione dalla A alla E sulla qualità nutrizionale di un prodotto. Diverse aziende, come Nestlé, lo utilizzano. Ma non mancano critiche. Lo scorso giugno il Consiglio degli Stati ha adottato una mozione secondo cui il punteggio è semplicistico. Non terrebbe infatti sufficientemente conto del grado di lavorazione dei prodotti, degli additivi, del concetto di sostenibilità, del metodo di produzione e dell’origine.
Un nutri-score controverso
Telegiornale 04.06.2023, 20:00