Il PLR svizzero punta a una svolta verde. Oggi, sabato, i delegati del partito si sono riuniti a Zurigo-Altstetten per dare vita a una delle assemblee più significative nella storia recente dei liberali-radicali.
Annunciata come molto accesa in relazione, in particolare, alle discussioni per l'adozione di un documento programmatico sulla politica climatica ed ambientale, la riunione di Zurigo ha visto in evidenza il nuovo orientamento ambientalista del partito, lanciato dalla presidente Petra Gössi. Si tratta beninteso di una svolta sì "ecologica", ma che mantiene uno sguardo comunque molto attento sull’economia.
È questo l’obiettivo indicato dalla presidente Gössi e dai vertici del PLR, che in merito hanno condotto un sondaggio interno che ha visto la partecipazione di oltre 14'000 membri. Le risposte al rilevamento hanno dato vita a un esteso documento forte di 150 proposte sui temi climatici alla base del corso verde. Un corso che sarà incentrato su aspetti quali responsabilità personale, innovazione e incentivi fiscali.
Sostegno all'accordo di Parigi
Coerentemente con questa svolta "green", i delegati hanno espresso, con 158 voti contro 148, il loro sostegno all'accordo di Parigi sul clima. che prevede una riduzione a zero delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. La Conferenza dei presidenti sezionali aveva raccomandato una formulazione più debole, che è però stata respinta dal plenum.
L'assemblea, infine, ha anche deciso di includere nella nuova strategia ambientale del partito la possibilità di introdurre una tassa sui biglietti aerei. Tale misura non figurava nel documento programmatico discusso oggi. Una parte del gettito di tale tassa sarebbe destinato ad un apposito fondo legato a innovazioni e investimenti a favore della tutela del clima.
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