La Brexit è stato il grande tema all'ordine del giorno dell'assemblea del PLR oggi, sabato, a Brugg. I vertici del partito hanno sottoposto ai presenti una risoluzione in cui vengono chieste misure per ridurre le conseguenze dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.
La Svizzera non può partire dal presupposto che trarrà beneficio dalla decisione del popolo britannico, si legge. Il vigore del franco metterà fortemente sotto pressione la Svizzera, l'economia e i posti di lavoro. Nel documento viene chiesto di rivedere ed estendere i rapporti con la Gran Bretagna. Le trattative dovrebbero avvenire parallelamente a quelle per l'uscita del paese dall'UE. Il PLR ribadisce inoltre la sua posizione per quanto concerne la via bilaterale e chiede un'attuazione la più rapida possibile del piano sull'immigrazione, senza contingentamento.
Il Governo intende agire in maniera proattiva nei confronti di Londra, ha assicurato nel suo discorso il ministro degli esteri Didier Burkhalter. Di Brexit ha parlato anche la presidente Petra Gössi, per la prima volta presentatasi in questa veste davanti ai delegati. La 40enne si è detta sorpresa dal coraggio dei britannici, che hanno dimostrato di volere prima di tutto la libertà.
Due "no" e un "sì" il 25 settembre
Sono così passati in secondo piano i temi nazionali come le indicazioni di voto per il 25 settembre: il PLR dice chiaramente "sì" alla modifica della legge sulle attività informative e "no" a due iniziative popolari, quella per un'economia verde e AVSplus.
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RG 12.30 del 25.06.2016 La corrispondenza di Luca Beti
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