Non sono mancate le reazioni dalla Svizzera italiana alla decisione di Petra Gössi di lasciare la presidenza del PLR all'indomani della bocciatura della legge sul CO2. Una sconfitta che Alessandro Speziali, presidente della sezione ticinese, non reputa a livello partitico: "Non la riterrei una sconfitta politica generale, il PLR è pesantemente inciampato, però sulla modalità e la velocità con cui si affronta il tema ambientale, che è prioritario. Una tesi condivisa sia dalla base, sia dal vertice del partito. Probabilmente è stato spinto troppo velocemente l'acceleratore verde, quando invece occorre sempre interpretare le misure in una chiave liberale e pragmatica".
Petra Gössi lascia la presidenza PLR
Telegiornale 14.06.2021, 22:00
Fulvio Pelli, ex presidente del PLR svizzero, concorda sul fatto che non vada stravolta la filosofia attuale del partito e che la strada ecologica vada mantenuta: "Non penso che la linea del partito debba essere cambiata. È stata una scelta consapevole, magari un po' tardiva rispetto alle esigenze". Pelli lanci anche qualche stoccata agli elettori: "Qualcuno, come sempre, non segue, qualcuno ha preso parte a campagne contro il CO2 contro il parere del partito. Non sono mai evitabili questi fenomeni, anche se politicamente sono sbagliati".
Ora è tempo per pensare al nuovo presidente, che secondo Speziali dovrà avere le seguenti caratteristiche: "Serve un presidente interprete della base del Paese e del partito, capace di profilare una volta che c'è compattezza. Penso serva un presidente abbastanza giovane e di spessore, che sia un punto di riferimento nel dibattito pubblico". Fulvio Pelli qualche idea ce l'ha ma preferisce non sbottonarsi: "Sul nome della presidenza è troppo presto. Conosco tre o quattro personaggi molto interessanti a Berna...speriamo che se richiesti, dicano di sì".