Svizzera

Il Palacinema inciampa nel Governo

A breve un confronto con il Municipio di Locarno

  • 1 marzo 2013, 18:00
  • 5 giugno 2023, 18:27
Il progetto Zaera-Polo

Il progetto Zaera-Polo

Non sarà certamente il Governo ticinese ad affossare il Palacinema. Secondo il Consiglio di Stato, però, la “Casa del Festival di Locarno” ha fondamenta assai fragili.

Il dossier è approdato lo scorso mercoledì sul tavolo dell’Esecutivo, che dovrà elaborare il messaggio per un credito cantonale tra i 4 e i 6 milioni di franchi. L'incarto – di competenza del DFE e del DECS – sta suscitando più di una perplessità. Non tanto sul finanziamento, che per il Cantone non sarebbe un problema stanziare, ma in quanto l'intero progetto viene ritenuto debole.

Dubbi finanziari

I dubbi sono legati in particolare ai contenuti della struttura, che non prevedrebbe una vera e propria filiera del cinema, e alla capacità di raccogliere risorse nella regione per finanziare l'opera (il cui costo complessivo non dovrebbe superare i 35 milioni di franchi). Il business plan inviato dalla città di Locarno al Governo non convince. Anche i 10 milioni di franchi che la Fondazione Stella Chiara intende devolvere, ma vincolati a tempi stretti di realizzazione, suscitano qualche dubbio. L'accordo con la città prevede infatti l'inizio dei lavori a fine ottobre. Va però detto che Martin Hellstern, a capo della fondazione, sembra aver mostrato una certa elasticità per quanto riguarda i tempi di concretizzazione del Palacinema.

Dubbi sui contenuti

Tra gli aspetti criticati dal Consiglio di Stato vi è anche il fatto che il progetto non si baserebbe su contenuti forti che vadano al di là delle tre sale cinematografiche previste e della sede del Festival del film. Non viene chiarito, ad esempio, come verrà sviluppato il Centro di competenze audiovisive.

Incontro chiarificatore?

Le perplessità dell’Esecutivo ticinese saranno probabilmente espresse in una lettera che verrà inviata al Municipio di Locarno o in un incontro che verrà convocato nei prossimi giorni. Quel che è certo è che non ci sarà nessuna decisione governativa prima che il Consiglio comunale si esprima sul credito di progettazione di 1,6 milioni di franchi, il quale verrà affrontato probabilmente nella seduta del 25 marzo.

(red)

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Il progetto del Palazzo del cinema, realizzato dallo studio architettonico Zaera-Polo, è stato presentato lo scorso 11 gennaio. Chiamato “Pardo d’oro”, prevede di ospitare tra le mura ottocentesche delle ex scuole di Piazza Castello tre sale cinematografiche (una da 550 posti e due da 150), gli uffici del festival e il futuro Centro cantonale di competenze audiovisive (con Film Commission, un’antenna locale della Cineteca nazionale e il CISA, il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive, ora a Lugano). Dall’esterno il cambiamento più evidente a livello architettonico sarebbe rappresentato dal piano attico finestrato con una sala multiuso da 600 metri quadrati.

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