Il Ticino non deve abbandonare il progetto Expo 2015, ma trovare una buona soluzione per la sua partecipazione che vada oltre la diffidenza reciproca, ma consideri invece la necessità di rafforzare i legami con il paese vicino.
Questo il messaggio lanciato oggi da Didier Burkhalter al Consiglio Nazionale, rispondendo a tre quesiti presentati da Roberta Pantani, Lorenzo Quadri e Pierre Rusconi, sui problemi di corruzione che affliggono l'Esposizione universale di Milano.
Il padiglione svizzero non è stato toccato dai problemi di corruzione che hanno coinvolto altri cantieri e il Governo italiano ha preso misure adeguate per arginare il problema, ha sostenuto ancora il consigliere federale. In merito alla spese sostenute fino a questo momento, Burkhalter ha parlato di una cifra di 4,268 milioni di franchi su un credito di 23,1 milioni da parte della Confederazione.
ATS/sf