Il 2015 si annuncia come un anno difficile per il commercio al dettaglio svizzero: il giro d'affari del settore dovrebbe scendere del 2-3% rispetto ai dodici mesi precedenti, stando a una stima dell'istituto di ricerca di mercato GfK. La lotta fra i vari giganti del ramo è destinata a farsi ancora più accentuata.
La realtà del commercio al dettaglio prospetta dunque tempi a venire non propriamente rosei. L’unica costante rimane la coppia di testa costituita da Migros e Coop. Dietro di loro però tutto è cambiato: nella top ten sono entrati nuovi nomi come Landi, Volg, Aldi e Dosenbach-Ochsner. Marchi storici come Primo Visavis, Epa o ABM sono invece scomparsi.
Secondo GfK da ormai quattro anni il settore si trova in una situazione di crescita zero. Nel 2014 le vendite si sono attestate a 97,6 miliardi (-0,4%). Una sfida costante è inoltre rappresentata dal turismo degli acquisti e dallo shopping online. Le cifre di Gfk mostrano un arretramento del 2,3% a livello svizzero nel periodo gennaio-maggio, con la Svizzera tedesca a -2%, la Romanda a 3% e il Ticino al -5%.
Red.MM/ATS/Swing