Il “drug checking”, il controllo delle sostanze psicoattive vietate, aiuta a ridurre i rischi legati al consumo di droghe. A dirlo è l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), riportando i risultati di uno studio commissionato alla Fachhochschule Nordwestschweiz. La pratica permette inoltre sia di individuare tempestivamente le persone a rischio, indirizzandole agli appropriati servizi di aiuto, sia di sorvegliare il mercato della droga.
Ogni anno, in Svizzera sono analizzati circa 4’000 campioni di sostanze, soprattutto cocaina, MDMA/ecstasy e anfetamine. In più della metà dei casi, il campione analizzato indica un pericolo elevato per il consumatore.
Produzione e consumi di pasticche di MDMA in aumento
RSI/Ludovico Camposampiero - Fabio Salmina 26.04.2018, 08:31
Già a partire dagli anni ’90 la Svizzera è stata tra i primi Paesi a mettere a disposizione queste offerte e in città come Basilea, Berna, Ginevra o Zurigo si possono consegnare anonimamente piccole dosi di droga a un consultorio per essere analizzate, così come test simili vengono offerti anche in determinati locali d'intrattenimento o durante alcuni festival.