Svizzera

Il futuro dell'Europa al WEF

Le conseguenze della Brexit al centro del forum di Davos. Per la prima volta presente anche il presidente cinese

  • 10 gennaio 2017, 19:06
  • 8 giugno 2023, 02:54
Xi Jinping a Davos nell'ambito di una visita di Stato in Svizzera

Xi Jinping a Davos nell'ambito di una visita di Stato in Svizzera

  • Keystone

I ragionamenti dei leader della politica e dell’economia durante il Forum mondiale di Davos, in programma dal 17 al 20 gennaio, saranno incentrati sul futuro dell’Europa dopo la Brexit e sulle attese suscitate dal cambio di inquilino alla Casa Bianca. Se n’è detto certo il fondatore del Forum economico mondiale Klaus Schwab che, martedì, presentando l’edizione 2017 alla sede del World Economic Forum a Cologny (GE), si è appellato ai governanti mondiali affinché ascoltino di più le popolazioni dei loro paesi e agiscano con coraggio e responsabilità.

La 47esima edizione del forum vedrà una partecipazione record di circa 3’000 persone provenienti da 70 nazioni. L'ospite più in vista sarà sicuramente Xi Jinping. Il presidente cinese, da domenica in visita di Stato in Svizzera, martedì sarà nei Grigioni e terrà il discorso d'apertura con la presidente della Confederazione Doris Leuthard. Nella folta delegazione di Pechino ci saranno anche Jack Ma (Alibaba), Wang Jianlin (Wanda Group) e Zhang Yaqin (Baidu).

Diem/ATS

Presenti e assenti

A Davos dove si parlerà anche di Big data, globalizzazione, rifugiati, rivoluzione industriale ecc. sono attese oltre 300 personalità pubbliche di alto rango - ad esempio capi di stato o di governo - e 40 dirigenti di organismi internazionali. Nella località grigionese si recheranno sei consiglieri federali su sette: l'unica a rinunciarvi sarà Simonetta Sommaruga. L'UE manderà diversi esponenti. Mancheranno invece diversi capi di Governo come Angela Merkel o François Hollande. Ma ci saranno la premier britannica Theresa May, il nuovo segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, la numero uno del FMI Christine Lagarde e il presidente colombiano e premio Nobel per la pace Juan Manuel Santos. Gli Stati Uniti avranno una doppia delegazione con, da un lato, l'uscente vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry e, dall’altra, molti membri del team di transizione del nuovo presidente eletto Donald Trump, che entrerà in carica proprio nella giornata conclusiva del forum. Per il mondo dello spettacolo annunciate le presenze di Matt Damon, co-fondatore della ong Water.org, e Forest Whitaker, che ha lanciato un'iniziativa intitolata Whitaker Peace & Development.

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