Le donne scendono in piazza oggi, venerdì 14 giugno, in tutta la Svizzera, in occasione dello sciopero nazionale per chiedere, tra l'altro, più tempo, salario, rispetto. La mobilitazione si preannuncia "diversificata e globale" poiché si svolgerà ovunque: sui luoghi di lavoro ma anche in casa. "Sarà adattato alle possibilità di ciascuna: fermarsi un momento o del tutto, far disordine invece di riordinare, occupare spazi pubblici, di giorno e di notte", si legge nell'appello allo sciopero.
Tutte le donne sono invitate a smettere di lavorare alle 15.24, quando - secondo le statistiche sul divario salariale tra donne uomini - avranno terminato il tempo di lavoro retribuito su una giornata di 8 ore per cominciare a lavorare gratis.
Le azioni sono già iniziate nella notte tra giovedì e venerdì.
A Losanna, dove sono scese in strada circa 500 persone, il celebre guardiano della cattedrale che annuncia l'ora agli abitanti, è stato sostituito da diverse "guardiane". In più di 600 anni di storia, è la prima volta che, a scandire le ore dalla cima del campanile, sono state le donne. In piazza della Riponne è poi stato acceso un falò, dove sono stati bruciati oggetti simbolici.
La cattedrale di Losanna illuminata di viola in occasione del lancio dello sciopero delle donne
A Basilea il logo dello sciopero è stato proiettato sulla torre Roche, il più alto grattacielo della Svizzera.
Basilea, il logo dello sciopero proiettato sulla torre Roche
Anche in Ticino oggi sono previste diverse iniziative per sottolineare l'evento. Momento clou sarà la manifestazione a Bellinzona, a partire dalle 17.00. Ma in corso c'è già uno sciopero itinerante che attraverserà il cantone fermandosi in luoghi significativi per le discriminazioni di genere. L’azione, iniziata alla dogana di Chiasso "per solidarizzare con le donne migranti e frontaliere", toccherà il centro commerciale di Grancia, gli studi della RSI per concludersi all'Ospedale San Giovanni di Bellinzona.
Particolarmente animata la manifestazione a Comano
RSI 14.06.2019, 13:22
La data del 14 giugno non è stata scelta a caso. Si riferisce alla votazione federale del 14 giugno 1981 che ha accolto l'articolo costituzionale sulla parità tra donne e uomini. Dieci anni dopo, il 14 giugno 1991, le donne svizzere hanno scioperato coinvolgendo 500'000 persone. "Poiché ancora non veniamo ascoltate faremo sentire le nostre rivendicazioni", affermano le promotrici di questa nuova iniziativa.
ATS/M. Ang.