L'uomo che martedì mattina nel cantone di Appenzello Esterno aveva aperto il fuoco ferendo due agenti, si è suicidato in serata a Rehetobel, dove abitava. Dopo lunghe trattative con le forze dell'ordine, che al termine di tre ore di ricerche lo avevano individuato, si è sparato durante il tentativo di arresto, nel momento in cui un cane poliziotto lo ha sopraffatto.
Il decesso è stato confermato dalle forze dell'ordine in una conferenza stampa tenutasi alle 19.30 a Herisau. In un primo tempo non erano state fornite informazioni sulle sue condizioni: prima di far intervenire un medico, la polizia si era avvicinata con un robot per verificare l'eventuale presenza di esplosivi.
Il 33enne, cittadino svizzero, aveva precedenti risalenti al 2004 per tentato omicidio e lesioni. La perquisizione durante la quale aveva sparato era stata ordinata per la sospetta presenza di una coltivazione di canapa indoor. Non aveva avuto luogo al suo domicilio, è stato precisato, ma in una baracca di Heiden, un comune limitrofo.
Dei due agenti feriti, uno si trova ancora in condizioni critiche. L'altro è stato colpito alle gambe.
ATS/AnP/pon
Dal TG20:
Rehetobel, lo sparatore si è ucciso
Telegiornale 03.01.2017, 21:00