Svizzera

Il sole promette bene in Vallese

Un ambizioso progetto, promosso dall'ex presidente del PS Peter Bodenmann, punta a far sorgere nel cantone il più grande impianto fotovoltaico della Svizzera

  • 2 maggio 2022, 07:52
  • 23 giugno 2023, 18:50
L'idea è di ricoprire con pannelli fotovoltaici una superficie in altura equivalente a 700 campi da calcio

L'idea è di ricoprire con pannelli fotovoltaici una superficie in altura equivalente a 700 campi da calcio

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Di: SEIDISERA/Mirko Priuli/ARi 

Nell'Alto Vallese, e più precisamente sopra la località di Grengiols, potrebbe sorgere il più grande impianto a energia solare della Svizzera. Il progetto è ambizioso e a promuoverlo è Peter Bodenmann, l'ex presidente del PS svizzero ora albergatore a Briga.

L'idea è di ricoprire con pannelli fotovoltaici una superficie in altura equivalente a 700 campi da calcio. "Gli impianti solari a un'altitudine di 2'000 metri producono 4 volte più energia di quelli di pianura", spiega Bodenmann, precisando che il comune di Grengiols è proprietario di una valle che con i suoi pendii rivolti a sud è ideale per questa finalità. "Lì, su una superficie di 5 chilometri quadrati, verrebbero posati migliaia di pannelli bifaccciali". La zona in questione non viene attualmente sfruttata per attività agricole.

03:07

Seidisera del 01.05.22 - Il servizio di Mirko Priuli

RSI Info 01.05.2022, 20:59

Il progetto ha il favore del gruppo energetico Alpiq, già interessato ad un impianto simile nella regione di Gondo, e riscuote ampi consensi nella popolazione di Grengiols. "Per un comune di montagna sarebbe davvero un bel colpo, con ricadute finanziarie positive. Ci sarebbero dei canoni come era una volta per l'idroelettrico", commenta intanto il sindaco della località Armin Zeiter, anticipando che, una volta verificati la fattibilità del progetto e i fattori ambientali, informerà la popolazione e ne tasterà il polso nel corso di un'assemblea in programma per giugno.

Non mancano però voci critiche o discordanti. Come quella di Michael Casanova, esperto dell'associazione Pro Natura, che evoca un impatto conflittuale sull'ambiente e il paesaggio. "Noi di Pro Natura sappiamo bene che l'energia solare è giusta, importante e va sostenuta. Quello che non riusciamo a capire è perché questo impianto debba esser realizzato proprio in una zona finora incontaminata e protetta", afferma Casanova, sostenendo che per simili iniziative esiste un potenziale anche in altre aree alpine meno pregiate, che andrebbero quindi privilegiate.

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