Sì a regole sul rispetto dei diritti umani e delle norme ambientali, ma le multinazionali non vanno ritenute responsabili per le attività delle loro filiali all'estero. Questo il parere della maggioranza del Consiglio degli Stati che, dopo anni di dibattiti, ha deciso di opporre un controprogetto all'iniziativa popolare "Per imprese responsabili", ma allentando di molto le misure proposte dagli iniziativisti e anche dal Nazionale che, di conseguenza, dovrà tornare ad occuparsene.
Economiesuisse e Swissholding, l'associazione che difende le multinazionali, hanno salutato positivamente la proposta degli Stati, definita una soluzione equa ed eurocompatibile. Delusi invece i promotori dell'iniziativa, che hanno già annunciato di non voler ritirare il testo, definendo il compromesso un semplice alibi e una presa in giro.
Così ha detto anche l'ex consigliere agli Stati ticinese Dick Marty al microfono di Rete Uno, aggiungendo che "come già in occasione delle leggi contro il riciclaggio e il segreto bancario, la politica è incapace di anticipare i veri problemi."
L'iniziativa per le multinazionali responsabili
Telegiornale 18.12.2019, 21:00