In Svizzera il rischio di una spirale salari-prezzi è attualmente basso. È quanto si evince dal Monitor Svizzera per il terzo trimestre 2022, pubblicato martedì da Credit Suisse.
È vero che a fronte dell'elevato tasso di inflazione e della carenza di manodopera specializzata, in Svizzera i salari stanno aumentando come mai avvenuto da oltre dieci anni (per il 2022 è previsto un incremento del 2%, per il 2023 del 2,3%). Tuttavia, osservano gli economisti, si osserva un'evidente tendenza generale al contenimento dei salari.
A livello generale e in particolare nelle fasi di incertezza congiunturale come quella attuale - si evince ancora dal rapporto - "i lavoratori sembrano più propensi a rinunciare ad aumenti salariali nel breve termine, così da ridurre il rischio di disoccupazione e assicurarsi quindi una condizione di benessere nel lungo termine".
L'inflazione dovrebbe scendere all'1,5% l'anno prossimo, con conseguente aumento dei salari reali (compresa l'inflazione). Ma secondo gli esperti ciò non sarà sufficiente a compensare completamente il calo dei guadagni nel periodo 2021-2022.
Notiziario 11.00 del 13.09.2022
RSI Info 13.09.2022, 13:09
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