Quando l'occupazione dei letti negli ospedali aumenta - e con essa il carico di lavoro del personale - cresce anche la mortalità dei pazienti. Questo anche prima che si arrivi al limite massimo, secondo uno studio dell'Università di Basilea. Il fenomeno colpisce principalmente i piccoli nosocomi.
Il team guidato da Michael Simon ha studiato i dati di 1,2 milioni di pazienti in 102 ospedali svizzeri. I risultati mostrano che la mortalità aumenta di circa il 2% al giorno oltre una certa soglia di occupazione.
Questo livello varia tuttavia da ospedale a ospedale, e può andare dal 42,1% al 95,9% dei posti disponibili. Sono decisive le dimensioni dell'istituto: nei più piccoli l'incremento dei decessi si vede già dal 60% di letti occupati, nei più grandi dal 90%
Le variazioni nell'affollamento di una struttura risultano inoltre dannose, una "mancanza di regolarità" tende ad abbassare la soglia critica. Questo perché medici e infermieri sono in numero più o meno costante. Per contenere le fluttuazioni si consiglia di instaurare collaborazioni o promuovere raggruppamenti di nosocomi.
RG delle 12.30 del 20.12.22; il servizio di Anna Maria Nunzi
RSI Info 20.12.2022, 13:13
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