Svizzera

Incidenti in montagna più che raddoppiati

Il numero di infortuni è esploso negli ultimi 10 anni: ci sono sempre più escursionisti, ma molti non sono consapevoli dei rischi - I consigli degli esperti

  • 21 luglio, 06:10
  • 21 luglio, 08:47
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La montagna fa ancora vittime

Telegiornale 20.07.2024, 20:00

Di: TG/OCartu 

I tragici incidenti in cui negli ultimi due giorni hanno perso la vita due ticinesi, in Riviera e sul massiccio del Monte Rosa, riportano d’attualità i pericoli della montagna. Dopo mesi di pioggia e maltempo ora sono in molti a voler approfittare della bella stagione per godersi la montagna. Tuttavia, la montagna sa essere bella, ma anche pericolosa. Basti pensare che in 10 anni il numero di infortuni in Svizzera è più che raddoppiato e che ogni anno in quota muoiono in media oltre 50 persone.

La montagna può essere pericolosa, non è un parco giochi

Bruno Maerten, responsabile BernaSentieri - zona est

In montagna la responsabilità individuale è fondamentale: “Se l’escursionista si rende conto di aver sbagliato via, deve tornare indietro e non continuare - ha spiegato Bruno Maerten di BernaSentieri alla RSI - Se c’è nebbia o inizia a piovere, deve saper rinunciare”.

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  • Infortuni in netta crescita

Gli incidenti durante le escursioni in una decina d’anni sono raddoppiati: ci si fa male scivolando, cadendo e inciampando, ma per gli esperti l’esplosione dei casi è spiegabile: “Il trend è legato all’aumento della popolazione e al fatto che sempre piu persone fanno escursioni - spiega Mara Zenhäusern, portavoce dell’Ufficio prevenzione infortuni UPI - Ma ciò non spiega pienamente perché negli ultimi 10 anni ci sia stata questa crescita esponenziale degli incidenti. Pensiamo che molte persone non siano consapevoli dei pericoli e non siano attrezzate a dovere e assumano troppi rischi”.

La preparazione è fondamentale

Il maltempo delle ultime settimane ha portato alla chiusura di alcuni sentieri e fragilizzato i territori dell’Alta Vallemaggia, della Mesolcina e del Vallese. Per gli escursionisti vale allora sempre la raccomandazione di informarsi in anticipo: se un sentiero è chiuso non va percorso, anche perché ci sono tantissimi sentieri in Svizzera e delle vie alternative aperte.

L’invito a “partire informati” è caldamente condiviso anche dal presidente del Soccorso Alpino Ticino, Tiziano Schneidt, che segnala pure come in questa estate occorra ancora fare attenzione alla neve rimasta in alta quota. Inoltre valgono le raccomandazioni di sempre: disporre di un equipaggiamento adeguato, se possibile non andare da soli in montagna e informare qualcuno sul percorso che si affronterà.

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Incidenti in montagna, il parere dell'esperto

Telegiornale 20.07.2024, 20:00

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