Il prossimo 22 settembre il popolo sarà chiamato a esprimersi sull’iniziativa “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio” (iniziativa biodiversità). Giovedì a Berna il Comitato contrario al testo ha presentato i suoi argomenti in una conferenza stampa.
L’iniziativa popolare, che chiede una maggiore quantità di superfici e di finanziamenti a favore della natura, intende fissare la tutela del paesaggio e dei beni storici e culturali nella Costituzione federale. Un’approvazione del testo depositato nel settembre del 2020, obbligherebbe Confederazione e Cantoni a stanziare più fondi pubblici e a conservare la biodiversità e il paesaggio elvetici. Tra i promotori figurano Patrimonio svizzero, Pro Natura, BirdLife Svizzera e Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio.
Secondo il comitato che si batte per un “no” alle urne, la modifica costituzionale limiterebbe in modo eccessivo la produzione sia energetica che alimentare, hanno dichiarato i contrari giovedì davanti ai media. Inoltre, questa iniziativa porrebbe un freno alla gestione delle foreste e alle aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione.
Il comitato sostiene inoltre che al momento l’agricoltura svizzera sta già facendo abbastanza per la tutela della biodiversità. Attualmente le superfici agricole utili dedicate esplicitamente alla promozione della biodiversità rappresentano già il 19% del totale. L’iniziativa chiede però che il 30% della superficie del Paese venga destinata a tale scopo. I promotori ritengono che solo l’8% del paesaggio sia sufficientemente protetto
No alla biodiversità
Telegiornale 11.06.2024, 20:00