L'Unione delle arti e mestieri (USAM) respinge i progetti di legge sui servizi e gli istituti finanziari, "inutili e troppo costosi".
Secondo l'organizzazione padronale, le spese supplementari annualmente originate da simili normative, se in vigore, sarebbero di 300 milioni di franchi e gli investitori non sarebbero meglio protetti, per non dire del calo di rendimento che dovrebbero sopportare i gestori di capitali e del rischio che correrebbero le piccole e medie imprese che operano nel settore. Basterebbero, per contrastare tale scenario, una legge "semplice e concisa" e l'adattamento di quella sulle borse, è stato sottolineato giovedì a Zurigo, facendo notare che quel mercato in Svizzera è già fortemente regolato.
La commissione dell'economia del Consiglio degli Stati, che riprenderà i lavori lunedì, in febbraio ha deciso d'occuparsi dei due disegni, prevedendo però di rimaneggarli con decisione.
ATS/dg