Swissint, il centro di competenza dell'esercito per le missioni di promovimento della pace, ha comunicato ai microfoni RSI che pure due militari della missione Swisscoy, in Kosovo, sono stati contagiati dal coronavirus. Uno è già guarito, mentre l'altro rimane in isolamento e le sue condizioni sono considerate buone.
La pandemia ha cambiato un po' il lavoro dei militi attivi presso la forza multinazionale KFOR, come ha spiegato Annia Jacomelli delle squadre LMT (Liaison and Monitoring Teams) impegnate a Malisevo: "Siamo molto concentrati sul seguire le direttive per non ammalarci. Manteniamo le distanze, indossiamo maschere e guanti e non possiamo stare vicino alla popolazione come vorremmo".
Anche la popolazione locale è conscia della serietà di questo periodo storico: "Hanno chiuso quasi tutto pure qui, ci sono solo i supermercati e le farmacie aperte. Per strada trovi poche persone, che comunque portano le mascherine e mantengono le distanze".